Rifiutata, abbandonata, mai presa in seria considerazione. La sua presenza era fastidiosa. Nella realtà quotidiana non contava nulla. Quando veniva richiesta tutti negavano di averla. Ma un giorno quasi per miracolo qualcosa accadde, la nostra monetina diventò protagonista. Tutti la cercavano: dallo sperduto cassetto di casa, in auto, nella giacca o nelle borse...
La monetina tornò protagonista, quella monetina che insieme a tante faceva anche dieci euro. Dieci euro erano tornati utili nella spesa quotidiana. La crisi, la mancanza di lavoro e la conseguente mancanza di entrate mensili avevano generato il “miracolo”. Morale della favola: la monetina è come il popolo. Troppo spesso lasciato a sè, e solo nei momenti drammatici preso in considerazione. Sono certo che la lezione servirà per riaffermare che tutto è utile, indispensabile. Ora serve un’ultima cosa: la coscienza che ognuno di noi è protagonista della realtà, anche quando si sente solo e abbandonato come un centesimo.
In altri tempi si sarebbe chiamato “talento”, un talento da non sotterrare.
Renato Caporale

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